Che cos’è?

fuga diss

La fuga dissociativa fa parte dei Disturbi dissociativi e si manifesta con un allontanamento improvviso e inaspettato da casa o
da lavoro, durante il quale la persona non riesce a ricordare il proprio passato e mostra confusione circa la propria identità (DSM-IV). A volte le persone che hanno una fuga dissociativa assumono anche una nuova identità (DSM-IV). La durata della fuga può variare da alcune ore o giorni a settimane o mesi e le distanze coperte possono essere anch’esse molto variabili. Durante la fuga, la persona può sembrare assolutamente libera da problemi psicologici e non arrecare danni né a sé né agli altri. Si parla di fuga dissociativa se non c’è in corso un Disturbo Dissociativo dell’Identità e il sintomo (la fuga) non è dovuto né agli effetti fisiologici diretti di una sostanza, né ad una condizione medica generale (DSM-IV).

La dissociazione è una risposta normale dell’uomo alle situazioni traumatiche poiché è un processo mentale che lo protegge dalla mole di informazioni devastanti che caratterizzano l’evento traumatico.

La dissociazione, infatti, è un’”alterazione dello stato di coscienza” ovvero uno stato mentale diverso dallo stato cosciente che abbiamo quando svolgiamo delle attività quotidiane.

Questo disturbo, rispetto all’amnesia dissociativa, si caratterizza per una perdita più estesa della memoria a seguito di un evento particolarmente stressante.

Una fuga dissociativa, infatti, va oltre l’amnesia dissociativa perché la persona non è in grado di rievocare non solo fatti passati ma anche i dati relativi alla propria identità.

La persona ricorrerebbe alla dissociazione e alla fuga come risposta di “spegnimento” della propria coscienza in seguito o per evitare situazioni temute (cambio di lavoro, rottura di una relazione sentimentale, un lutto, ecc.). L’esito della dissociazione che avviene nella fuga è che al momento del recupero dello stato di coscienza normale la persona non ricorda più quello che ha fatto durante la fuga.

Quando nasce e chi colpisce?

La fuga dissociativa è solitamente collegata al verificarsi di eventi traumatici o stressanti. La maggior parte dei casi descritti riguardano adulti e sono più comuni episodi singoli i fuga dissociativa che possono durare ore, giorni o mesi.

Come nasce?

La prevalenza della fuga dissociativa è stata stimata allo 0,2% della popolazione generale e tende ad aumentare in concomitanza ad eventi sociali traumatici (guerre, catastrofi naturali ecc). Essa può insorgere a qualsiasi età. Alla base della fuga può esservi anche la presenza un disturbo dissociativo dell’identità.

Le cause sono simili a quelle dell’amnesia dissociativa e qui si aggiunge che anche l’uso di alcool e di droghe facilita l’uso della dissociazione e della fuga.

Le situazioni e gli eventi che la persona evita di affrontare ricorrendo alla fuga sono cause specifiche della fuga stessa (fattori di rischio esterni) e sono: le situazioni in cui è richiesto un carico di responsabilità situazioni di rischio (come l’assegnazione a un lavoro pericoloso), una situazione imbarazzante o che causa stress intollerabile, una situazione di rifiuto o separazione. Alcune fughe, inoltre, sembrano proteggere il soggetto da impulsi di suicidio o di omicidio. Tuttavia, le esperienze traumatiche diventano patogene quando si incontrano con fattori di vulnerabilità personale (fattori di rischio interni) costituiti da: il livello di stress che la persona percepisce a seguito delle esperienze traumatiche subite (più alto è il livello di stress più alto è il rischio di sviluppare un disturbo) e dalla presenza di alcune caratteristiche di personalità come la tendenza ad usare delle difese psicologiche immature di fronte ad un evento stressante.

Quali conseguenze?

Solitamente il disturbo causa un forte disagio nella persona, oppure comporta una grave compromissione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti (DSM-IV).  Infatti, spesso la persona arriva alla consultazione medica perché si rende conto di non avere memoria per fatti recenti o perché, con molta sofferenza emotiva, si accorge di non avere alcune informazioni sulla propria identità. Una volta che il soggetto ritorna allo stato che precedeva la fuga, può non esserci alcun ricordo per gli eventi accaduti durante la stessa.