Che cos’è?

266769096_496a82cd64LAnoressia Nervosa è un disturbo dellalimentazione caratterizzato dal rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale per età, sesso e statura (peso corporeo al di sotto dell 85% in base a quanto previsto). Le persone con questo disturbo presentano un intenso timore di acquistare peso o ingrassare, anche quando sono di fatto sottopeso; anzi, in molti casi, la preoccupazione di essere grassi aumenta in concomitanza con la reale perdita di peso.

La percezione del peso e dellaspetto fisico è distorta; alcuni si sentono grassi altri, invece, riconoscono la propria magrezza ma percepiscono come “grasse” solo alcune parti del corpo (es. addome, glutei, cosce). Proprio a causa dell importanza attribuita al peso e alla forma del corpo, chi soffre di questo disturbo può mettere in atto una serie di comportamenti di controllo come pesarsi in continuazione, misurarsi in modo ossessivo con il metro e guardare allo specchio con atteggiamento critico le parti considerate grasse.

Lautostima è fortemente dipendente dalla percezione del peso e della forma del corpo: la perdita di peso è considerata un traguardo importantissimo, mentre laumento di peso è vissuto come perdita della capacità di controllo. Tipicamente, chi soffre di Anoressia Nervosa nega la gravità della propria condizione di emaciazione.

Nelle donne, lAnoressia determina assenza di mestruazioni (amenorrea), che è una delle conseguenze fisiche dovute ad una alimentazione inadeguata. Per le ragazze in età pre-puberale, ci può essere, invece, un ritardo nella comparsa della prima mestruazione (menarca).

LAnoressia può essere di due tipi:

  • Anoressia restrittiva: è soprattutto attraverso la dieta, il digiuno o lattività fisica eccessiva che si raggiunge la perdita di peso.
  • Anoressia con abbuffate: oltre alle condotte restrittive, ci sono le abbuffate (assunzione di una grande quantità di cibo accompagnata dalla percezione di perdita di controllo) seguite da condotte di eliminazione (vomito autoindotto e uso inappropriato di lassativi o diuretici).

Quando nasce e chi colpisce?

In genere, lesordio del disturbo è in adolescenza (letà media di insorgenza è 17 anni) ed è piuttosto raro che insorga dopo i 40 anni. LAnoressia è più frequente nei paesi industrializzati e in cui, specialmente per il sesso femminile, è valorizzata la magrezza. Si stima che le donne soffrano di Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa siano dieci volte più degli uomini (Eating Disorders Coalition, 2006).

Negli ultimi decenni, il numero di persone che soffre di Anoressia è progressivamente aumentato in concomitanza con il progressivo aumento dellesaltazione della magrezza del corpo femminile da parte dei mass media. Anche la moda del fitness e dellesercizio fisico sono risultate associate allaumento dei disturbi dellalimentazione.

Perché nasce?

Rispetto allinsorgenza e allo sviluppo dei problemi alimentari non è possibile individuare una sola causa, ma piuttosto una molteplicità di fattori che possono essere essenzialmente distinti in fattori fisici, ambientali e di personalità.

  • Tra i fattori fisici e ambientali rientrano: aver sofferto di obesità nellinfanzia o avere genitori obesi, aver subito delle critiche e/o prese in giro rispetto al peso o alle forme corporee, avere familiari con Disturbi dellAlimentazione, vivere o aver vissuto in contesti in cui la magrezza è esaltata (per esempio, moda, danza, ecc.).
  • Oltre a questi aspetti, ci sono importanti fattori individuali coinvolti nellinsorgenza del disturbo. Per esempio, le ragazze anoressiche sono spesso descritte come figlie perfette, cioè rispettose delle regole, obbedienti, e servizievoli. Il perfezionismo clinico è infatti stato descritto come un tratto che precede e aumenta il rischio di sviluppare disturbi come lAnoressia e la Bulimia. Le persone con questo tratto giudicano se stesse in modo esclusivo o predominante in base alla capacità di raggiungere standard elevati e autoimposti in almeno un ambito di vita, come la scuola o le relazioni, nonostante ciò sia particolarmente costoso e determini delle conseguenze negative. Unaltra caratteristica è la bassa autostima caratterizzata da una visione negativa di sé, del futuro e della possibilità di cambiare e da costante autocritica. Anche lintolleranza alle emozioni è un tratto comune in chi soffre di questo disturbo. Si tratta dell incapacità di accettare e gestire i cambiamenti dumore e la tendenza, piuttosto, ad adottare comportamenti disfunzionali di regolazione emozionale come autolesionismo e assunzione di sostanze psicoattive. Lintolleranza riguarda le emozioni negative come rabbia, ansia e depressione, anche se è stata osservata anche in relazione a stati positivi come l Tipici di chi soffre di disturbi dellalimentazione sono anche la tendenza ad estremizzare (“vedere tutto bianco o tutto nero”) e manifestare comportamenti impulsivi o ossessivi. Infine, la maggior parte delle persone con Disturbi dellAlimentazione presenta anche problemi interpersonali (per esempio, difficoltà nel fare amicizia, lutti non risolti).

Quali conseguenze?

LAnoressia può determinare delle conseguenze a livello fisico/medico, psicologico e relazionale. Le principali conseguenze a livello fisico/medico sono legate alla denutrizione (stipsi, dolori addominali, intolleranza al freddo, predisposizione a sonno continuo o eccesso di energia, alterazioni cardiovascolari, ipotermia, secchezza della cute, sviluppo di una fine e soffice peluria sul tronco) e alle eventuali condotte di eliminazione (il vomito autoindotto può determinare problemi dentali e cicatrici o callosità sulle mani a causa dello sfregamento contro i denti nel tentativo di provocare il vomito).

A livello psicologico, lAnoressia può determinare umore negativo/depressione, bassa autostima e calo della libido.

A livello relazionale i sintomi possono interferire pesantemente con il funzionamento sociale (per esempio, evitamento delle situazioni di convivialità e frequenti litigi in famiglia), lavorativo e/o scolastico (principalmente a causa delle difficoltà di concentrazione) e la vita di coppia.