Che cos’è?

Questo disturbo si presenta come un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia. Il narcisista evidenzia per gran parte del tempo un senso grandioso di importanza, visto che ritiene di essere “speciale” e “unico”, e fantastica ricorrentemente futuri successi e soddisfazioni. In virtù del suo valore e delle sue qualità straordinarie, il narcisista si aspetta di ricevere approvazioni e lodi dallaltro. Quando laltro risponde a questaspettativa, il narcisista lo idealizza mentre quando non succede rimane sconcertato e tende a rimuginare circa tale mancanza da parte dellaltro. Infine, quando laltro lo critica e mette in discussione le sue qualità, il narcisista può reagire con rabbia e sdegno, comportandosi in modo superbo e sprezzante, oppure può esperire vergogna e inadeguatezza e isolarsi dagli altri.narcisista 3

Così lautostima e limmagine di sé sono aspetti centrali di questo disturbo: lindividuo ha una percezione di sé esageratamente positiva che contrasta il senso di debolezza, inadeguatezza, e bassa stima di sé di fondo. Ogni volta che laltro non lo ammira o peggio lo critica, questi aspetti emergono e i giudizi negativi dellaltro vengono vissuti come vere e proprie umiliazioni, fonte di avvilimento e sconforto. Quindi è caratteristico di questo disturbo la tendenza pervasiva a reagire difensivamente quando viene messo in discussione il proprio valore, mostrando incapacità di mettersi in discussione e accettare le critiche.

In ragione del valore personale che ritengono di possedere, i narcisisti hanno laspettativa che tutto sia loro dovuto, che debbano ottenere trattamenti di favore, e che le loro aspettative debbano essere immediatamente soddisfatte. Inoltre, considerando le loro necessità al di fuori della comprensione e della competenza delle persone ordinarie, tali individui presumono di dover frequentare e di poter essere capiti soltanto da persone speciali o di classe sociale o intellettuale elevata. Ancora, tendono ad invidiare agli altri successi e proprietà, ritenendo di meritare più di loro i risultati che hanno raggiunti o i privilegi di cui godono, o sono convinti che gli altri siano invidiosi di loro.

Le relazioni interpersonali sono dunque tipicamente compromesse a causa di problemi derivanti dalle eccessive pretese, dalla necessità di ammirazione e dal relativo disinteresse per la sensibilità degli altri. Infatti, gli individui con disturbo narcisistico di personalità nelle relazioni tendono a mostrarsi emotivamente freddi e distaccati, generalmente mancano di empatia, dimostrandosi incapaci di riconoscere che anche gli altri hanno desideri, sentimenti e necessità, e di identificarsi in essi. Credono che le proprie esigenze vengano prima di ogni cosa e che il loro modo di vedere le cose sia lunico giusto, mostrando indifferenza rispetto al punto di vista degli altri e incapacità di coglierlo. Su queste basi i narcisisti tendono ad entrare nelle relazioni sfruttando e manipolando laltro. Infatti, tendono a stabilire un rapporto solo se hanno la certezza che laltro possa favorire la soddisfazione dei loro scopi, e dallaltro si aspettano enorme disponibilità e dedizione.

Quando nasce e chi colpisce?

Il Disturbo Narcisistico di Personalità ha il suo esordio entro la prima età adulta. Le stime della prevalenza meno dell1% nella popolazione generale, con una prevalenza tra gli uomini.

Come nasce?

Gli studi sulle cause hanno individuato linfluenza di fattori genetici nella trasmissione di alcuni aspetti tipici del disturbo come la ricerca di attenzione, il bisogno di essere adulati e la grandiosità, oltre che lincidenza della relazione genitore-bambino durante linfanzia. In particolare, è emerso che tipicamente gli individui che sviluppano questo disturbo hanno avuto delle relazioni con le figure di riferimento caratterizzate da una rappresentazione di sé come bisognoso di cure e da una rappresentazione delle altre persone come non disponibili a fornirle, dunque si aspettano di essere rifiutati e non amati dallaltro. Inoltre, nellinterazione bambino genitore è emersa la tendenza del genitore a considerare il figlio come un “mezzo” attraverso il quale sviluppare e potenziare la stima di sé, piuttosto che apprezzarlo per le proprie capacità e per i propri meriti. Infine, sembra rilevante anche il provenire da una famiglia diversa dalla comunità per qualche aspetto (etnico, razionale) e così lindividuo non riesce a sviluppare il senso di comunanza e appartenenza al gruppo e considera lesclusione come causata dallinvidia dellaltro.

Quali conseguenze?

Gli effetti di questo disturbo possono essere particolarmente invalidanti nelle diverse sfere di vita dellindividuo. In ambito lavorativo può accadere che lintolleranza alle critiche comporti una rinuncia e abbandono dellimpiego. Allo stesso modo, nelle relazioni familiari e amicali, possono reagire intensamente con rabbia alle critiche e contraccambiare con insolenza, e al contempo provare intensa vergogna e inadeguatezza. Così le relazioni tendono a essere luogo di sofferenza sia per il narcisista che per le persone che con lui si relazionano, e in tali circostanze, levitamento e il ritiro sociale rappresentano una forma di protezione.