Che cos’è?

In questo disturbo il tratto che si presenta con rigidità e pervasività è la diffidenza nei confronti degli altri e la sospettosità nelle relazioni 5484585874_58d039c557interpersonali. Tipicamente, lindividuo ricerca in modo persistente, ingiustificato e generalizzato nellambiente e negli altri possibili segnali di minaccia, inganno o tradimento. Le modalità con cui questa ricerca viene effettuata portano il più delle volte a trovare e confermare esattamente quello che si stava cercando, e ad interpretarlo in modo coerente rispetto alle proprie aspettative. Il tutto accade, in modo ingiustificato, cioè in assenza di informazioni adeguate e coerenti rispetto alla valutazione finale. Così ad esempio, un ritardo del partner potrebbe essere interpretato quale segno inequivocabile di tradimento piuttosto che di altre eventualità tutte da verificare. Questa incessante e continua ricerca porta lindividuo a vivere in uno stato cronico di allarme e di tensione fisica, e quindi a non rilassarsi mai.

La diffidenza e la sospettosità nei confronti di tutti è alla base dei tre temi di pensiero che caratterizzano il disturbo.

  •  Il primo tema è quello della minaccia, pericolo e aggressione, cioè lindividuo sente costantemente di essere in pericolo e di poter subire unaggressione. Questa sensazione è accompagnata da un intenso stato di attivazione fisica che a sua volta contribuisce ad aumentare lidea iniziale.
  • Il secondo tema è quello della derisione da parte degli altri, così lindividuo teme di essere umiliato dallaltro che percepisce come sprezzante e provocatorio.
  • Il terzo tema è quello del danno ingiusto subito e di aiuto mancato ossia lindividuo tende a rappresentarsi laltro come egoista che intenzionalmente lo danneggia o si rifiuta di aiutarlo.

Sul piano emotivo, lindividuo può passare da periodi caratterizzati da ansia e tensione (stato sospettoso), a periodi più rabbiosi e rancorosi (stato di ira funesta) a anche stati di depressione, abbattimento e distacco (stato astenico). In ogni caso è costante uno stato di malessere e sofferenza psicologica caratterizzato dalla voglia, nonostante la difficoltà, di stare insieme agli altri.

La sensazione pervasiva che caratterizza le interazioni del paziente e che probabilmente sostiene la tendenza a diffidare di tutti è quella del distacco/esclusione. Il senso doloroso di non appartenenza, dellessere escluso in quanto non voluto, dellessere emarginato dal gruppo sono tratti specifici della condizione paranoidea.

Tutti questi elementi si traducono in specifiche modalità relazionali. Tipicamente i paranoici nella relazione sono cauti, guardinghi e preferiscono non confidarsi per timore che quello che dicono possa essere utilizzato contro di loro. Si comportano in modo polemico e ostile e sono sempre pronti a contrattaccare quando credono di essere derisi o maltrattati. Le modalità relazionali di questi pazienti, improntate al controllo, alla sospettosità e allaggressività, tendono a provocare nellaltro proprio quelle risposte aggressive e di allontanamento tanto temute, così da confermare ricorrentemente le aspettative negative del paranoico. Così tipicamente la persona che si trova ad interagire con il paranoico tende ad uscire dalla relazione perché non sa cosa fare e si aspetta che qualunque cosa faccia o dica potrebbe essere male interpretato dal paranoico, oppure si irrita per il modo di fare dello stesso e si comporta in modo aggressivo e maltrattante. Progressivamente e in particolari momenti della vita, laspettativa di essere maltrattato o sfruttato unita alla faticosità intrinseca al contatto con laltro, possono portare il paranoico a decidere di sottrarsi alle relazioni o esporsi il meno possibile, isolandosi così dal contesto sociale.

Quando nasce e chi colpisce?

Lesordio del disturbo è difficile da identificare con precisione considerato che la sospettosità e la diffidenza nei confronti degli altri vengono considerate anche dai familiari come caratteristiche distintive dellindividuo “lui è un tipo permaloso è suscettibile”. In ogni caso, come per tutti i disturbi di personalità, lesordio è collocabile in adolescenza o prima età adulta.

Questa patologia colpisce lo 0,5-2,5% della popolazione, con una maggiore incidenza negli uomini, tra le minoranze etniche e gli immigrati.

Perché nasce?

Non sono state identificate delle cause specifiche per questo disturbo. Tra i possibili fattori di rischio sembrano essere coinvolti: fattori temperamentali, caratteristiche familiari e, spesso, trasferimenti di città o di nazione.

Quali conseguenze?

Nel tempo questo disturbo può causare gravi problemi lavorativi e relazionali, fino a un progressivo isolamento e ritiro sociale.